Sito web, il piano dei contenuti (Guida al sito fai da te, parte 2)

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Progettiamo insieme il piano dei contenuti per il tuo sito web: definiamo quali sezioni inserire e come impostare le diverse pagine.

Sommario

La guida al sito fai da te

Questa è la seconda puntata della nostra Guida al sito fai da te, una guida in otto parti rivolta a chi vuole creare il proprio sito in autonomia.

Se ti interessano anche gli altri aspetti della creazione del tuo sito ti consigliamo di iniziare dal primo articolo “La guida definitiva al sito fai da te” e leggere le puntate nell’ordine. Insieme ti danno un metodo, una struttura per fasi ragionate che puoi seguire passo passo.

Preferisci commissionare il sito a chi è del mestiere? Scopri il nostro servizio oppure leggi qui come commissionare un sito web professionale.

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Fase 2: IL PIANO DEI CONTENUTI

Abbiamo scritto che il sito web è un progetto di marketing, governato da obiettivi (e risultati) di marketing. L’input per il piano dei contenuti proviene dal tuo studio strategico compiuto nella fase 1. Le decisioni che prendi in questa fase invece, influenzano la successiva scelta del software e dell’hosting più adatto.

Ma cosa significa progettare i contenuti? In questa fase, in cui ragioniamo ancora ad alto livello, progettare i contenuti significa:

  • definire quali pagine e contenuti inserire
  • definire le funzionalità aggiuntive necessarie
  • impostare ciascuna pagina con le indicazioni di ciò che dovrà contenere.

In questa fase, come abbiamo già scritto, è consigliabile lavorare con un semplice foglio Excel o un documento Word, o magari con carta e penna. Se sei un tipo più visuale puoi creare un tabellone su cui attaccare un post-it per ogni pagina (oppure puoi usare una lavagna virtuale come Miro). In ogni post-it puoi elencare il titolo e pochi punti fondamentali di ogni pagina. Collega poi i post-it con frecce per indicare il flusso di navigazione.

Per il nostro lavoro partiamo dall’unica pagina che è tecnicamente davvero necessaria perché è su quella pagina che si atterra digitando il tuo dominio: la home page.

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La Home Page: come impostarla?

Ogni sito web deve avere come minimo una pagina: la pagina che viene caricata quando digiti il dominio, detta anche home page. Nei siti molto semplici, questa pagina rimane l’unica del sito.

Un lettore può entrare nel tuo sito dalla home page, se ha digitato il tuo dominio o ti ha cercato per nome su Google. Ma anche se non entra dalla home page (ad esempio se clicca su un tuo articolo nella SERP di Google), potrebbe in seguito visitare anche la home page per scoprire di più su di te o sulla tua azienda.

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la tua homepage è la chiave di accesso al tuo brand

La home page, quindi, è molto spesso la pagina più visitata di un sito.

Ma qual è la funzione della home page? Molti paragonano la home page al tuo biglietto da visita, paragone abbastanza calzante perché ricorda quanto è importante dare una prima impressione positiva.

Per noi somiglia di più a uno spot televisivo.

Uno spot in TV dura pochi secondi e spesso coglie il pubblico in momenti di distrazione. In quei pochi secondi, chi lo vede per la prima volta elabora istintivamente tre cose:

  1. attrazione o non attrazione (decide se dargli attenzione oppure no)
  2. capisce che cosa cercano di vendere
  3. interesse non interesse (cerca più informazioni / non le cerca)

Immagina che la tua homepage sia un TV commercial. In pochi secondi deve:

  • attirare l’attenzione del lettore, se è distratto
  • rivelare la tua UVP (Unique Value Proposition, proposta unica di valore che combina il tuo prodotto, i caratteri che ti rendono unico e i motivi per comprare da te)
  • stimolare la curiosità a saperne di più. 

Per riuscire nel suo intento di stimolare la curiosità, la home page di un sito aziendale deve guidare il lettore nella navigazione verso le pagine più commerciali, quelle dei prodotti o servizi offerti. Spesso infatti la home page contiene alcune sezioni che anticipano i contenuti di altre pagine prioritarie, proprio per attirare l’attenzione del lettore e invitarlo a visitare quelle pagine.

Le informazioni di supporto che non possono mancare

Oltre ad attirare i visitatori, lo scopo del sito web è anche quello di far conoscere l’azienda e creare un rapporto di fiducia con i lettori. Per questo motivo è fondamentale aggiungere al sito altre due informazioni:

  • CHI SIAMO
  • come possiamo essere CONTATTATI

Quasi sempre si creano due pagine dedicate proprio a questo: a descrivere l’azienda (Chi Siamo) e a dare la possibilità di un contatto (Contatti).

Analizzando regolarmente il traffico web dei clienti, rileviamo quasi sempre che la pagina CHI SIAMO è la seconda per numero di visite, dopo la home page.

Il lettore che rimane sul tuo sito dopo il primo sguardo, spesso vuole saperne di più su di te. Per questo motivo non puoi mettere online il tuo sito senza raccontare qualcosa in più su di te e sulla tua azienda.

Non esiste la formula perfetta per una buona pagina Chi Siamo. Per dare una regola generale diremo che più è lungo il processo di acquisto nel tuo business, maggiore la fiducia necessaria all’acquisto, più convincente deve essere la pagina CHI SIAMO. Una pagina ricca e interessante darà al pubblico materiale sufficiente per identificarsi con la tua azienda o la tua professione e sceglierti al momento giusto.

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la pagina Chi Siamo spiega soprattutto i tuoi perché

La pagina CONTATTI invece è la pagina dove idealmente i tuoi clienti potenziali confluiscono quando sono convinti a contattarti per saperne di più. Perciò ha il compito (magari banale? non proprio!) di rendere semplice contattare la tua azienda nel modo più congeniale al lettore.

Il suo contenuto di base è costituito dai riferimenti aziendali completi.

In aggiunta a questo elemento di base, secondo le caratteristiche della tua attività ci potrà essere un’immagine con la mappa e la posizione dell’azienda, mappa alla quale puoi aggiungere le indicazioni per come raggiungere la tua sede. Non manca quasi mai un modulo di contatto, che però raccoglie dati personali e quindi deve essere conforme al GDPR.

► Leggi anche Privacy sito web: come adeguarsi al GDPR

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Il cuore del sito: prodotti e servizi

Fin dalle prime fasi di contatto con un’azienda, è utilissimo capire rapidamente quello che offre. Allora mostrare i tuoi prodotti o servizi non solo è opportuno, ma deve diventare il cuore del tuo sito. Chiamiamo questa sezione, per comodità, Catalogo.

Sito web, il Catalogo prodotti

Se vendi prodotti, il catalogo prodotti è necessario, anche se non vendi online.

Sembra una cosa talmente banale da non meritare di scriverla, vero? Eppure ti assicuriamo di aver visto siti web di aziende che vendono prodotti, senza neppure una pagina “Prodotti”.

Mostrare i tuoi prodotti sul sito web ha il compito di informare il pubblico, di far percepire il valore di ciò che vendi, di creare familiarità con l’offerta aziendale.

Puoi partire con una semplice pagina Prodotti nella quale puoi listare ordinatamente i diversi tipi di prodotto. Questa pagina è essa stessa un mini-catalogo.

In alternativa, se i tuoi prodotti sono raggruppati in categorie, puoi decidere di creare una pagina per ogni categoria, con all’interno i singoli prodotti. E’ bene organizzare e nominare le categorie considerando le ricerche dei lettori su Google.

In alternativa alle pagine di categoria puoi creare le pagine di marca, se i marchi che rivendi sono predominanti nella ricerca su Google rispetto alle categorie prodotto. Se nel tuo catalogo ci sono prodotti molto famosi e ricercati, ti conviene creare pagine prodotto, per quei singoli prodotti.

Le pagine di prodotto devono contenere una descrizione che renda chiaro di che prodotti si tratta. In base al tipo di prodotto avrai bisogno anche di foto più o meno grandi e definite. Se – ad esempio – vendi oggetti di moda o comunque che si fanno apprezzare attraverso lo sguardo, dovrai mostrare i prodotti con foto di altissima qualità. Mostrare significa dimostrare valore.

Per sapere qual è la logica migliore per organizzare il tuo catalogo devi necessariamente studiare il tuo mercato, le ricerche dei lettori e la concorrenza. In questo caso considera che i tuoi concorrenti online, a differenza del mondo offline, non sono necessariamente quelli che già conosci ma sono tutti i concorrenti che appaiono su Google per la stessa ricerca per cui vuoi posizionarti.

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E tu cosa inserisci nel tuo catalogo prodotti?

Sito web, catalogo servizi

Se invece dei prodotti vendi servizi immateriali non sei esonerato dal creare un catalogo, tutt’altro. Il concetto è analogo a quello dei prodotti. Puoi partire da una semplice pagina “Servizi” ma è sempre meglio, se vendi più di un servizio, che ognuno abbia una pagina specifica e una spiegazione chiara ed esauriente.

Nella vendita di servizi, contrariamente ai prodotti, è più difficile creare familiarità e fiducia soltanto per mezzo di un catalogo, anche se con descrizioni ben fatte. E’ sempre meglio affiancare un campione dei lavori fatti, il cosiddetto portfolio. Il portfolio è molto usato nei servizi di tipo visuale come la grafica, la fotografia e il web design. Se prevedi di inserire nel portfolio lavori fatti per altri committenti non dimenticare di avvisarli preventivamente e di inserire un’apposita clausola nel tuo contratto.

Nel campo dei servizi intangibili comunque, pochi elementi convincono più delle testimonianze. Puoi inserirle in forma diversa, usando testo, foto o video. E’ preferibile che le testimonianze siano circostanziate, cioè che spieghino quale problema hai risolto e quale risultato è stato raggiunto con il tuo servizio. Inutile dirlo, quindi devono essere assolutamente autentiche.

Dal catalogo prodotti all’e-commerce

Che il tuo prodotto sia materiale o immateriale, se il tuo studio strategico ha individuato l’e-commerce come opportunità da perseguire, puoi partire dal tuo catalogo prodotti e ampliarne le funzionalità creando un negozio online completo, comunemente detto e-commerce.

In un e-commerce, ogni prodotto deve avere la sua pagina dedicata.

Le tue schede prodotto si arricchiscono quindi con le varianti, i prezzi, la gestione delle disponibilità, i costi di spedizione, le promozioni speciali e gli sconti.

Se una buona organizzazione del catalogo prodotti è importante per qualunque sito, in un e-commerce diventa davvero fondamentale. Anche in questo caso la struttura del catalogo deve tenere conto sia delle categorizzazioni classiche dei prodotti, sia delle ricerche dei lettori.

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All’interno del catalogo prodotti la navigazione deve essere semplice e intuitiva. Il lettore deve poter esplorare le diverse categorie, scendendo in maggior dettaglio o risalendo, senza mai perdersi, attraverso i cosiddetti breadcrumb (le briciole di pane).

Oltre al catalogo prodotti, le funzioni essenziali di un e-commerce includono sicuramente il carrello, l’applicazione di promozioni, la gestione delle spedizioni e il pagamento elettronico usando i diversi gateway messi a disposizione da banche e aziende specializzate in pagamenti online come Paypal o Stripe.

Un e-commerce è un ecosistema completo, difficile da realizzare e ancor più difficile da far “decollare”. Due aspetti, importanti per un sito senza vendita, diventano vitali in un e-commerce:

Fiducia: l’aspetto del rischio e della fiducia può determinare il successo o il fallimento del tuo e-commerce. Gli acquisti e-commerce in Italia continuano ad aumentare e gli Italiani hanno vinto la loro storica paura della fregatura e la resistenza a inserire il numero di carta di credito in una pagina web. Anche per questo, rimane fondamentale che il tuo e-commerce ispiri questa fiducia mediante la trasparenza delle informazioni al cliente.

Un buon e-commerce deve esporre chiaramente:

  • le condizioni di vendita e di pagamento
  • i costi di spedizione,
  • le condizioni di garanzia
  • le modalità di reso.

Non dimenticare inoltre che un negozio elettronico, proprio perché gestisce ordini e pagamenti, deve trattare questi dati personali in modo sicuro attraverso una connessione criptata HTTPS.

► Leggi anche HTTPS: come migrare il tuo sito internet

Fluidità di acquisto: tutte le azioni che si compiono in un e-commerce – navigazione, ricerca, consultazione, lista dei desideri, carrello, registrazione, pagamento – devono svolgersi con grande fluidità e semplicità. Le pagine devono caricarsi ancor più velocemente che in un sito normale. L’acquirente potenziale non deve incontrare nessun ostacolo che gli impedisca di acquistare, né di tipo tecnico (es. un link che non funziona), né logico (es. incertezza su dove cliccare per trovare info o acquistare). Qualsiasi intoppo incontrato durante un acquisto può significare la perdita di un ordine.

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Il blog aziendale

Il blogging è nato praticamente con Internet e, come la SEO, ha attraversato indenne decenni di cambiamenti, ha visto nascere e morire nuove tecnologie, ha sopportato l’avanzata dei Social Network e soprattutto ha sempre disatteso i pronostici che, ad ogni novità tecnologico-mediatica, lo davano per spacciato.

Insomma, Il blogging è ancora in buonissima salute – e non accenna ad invecchiare.

Il blog porta vantaggi alle aziende? noi rispondiamo di SI

Il blog è un componente del sito web che, attraverso una modalità narrativa permette di approfondire aspetti dei prodotti e dell’azienda che non possono trovare spazio nelle pagine più istituzionali. Questo tipo di racconto, diciamo più approfondito, ha due effetti fondamentali:

  • permette all’azienda di farsi trovare sui motori di ricerca per un numero maggiore di ricerche, rispetto alle sole pagine istituzionali o le pagine di prodotto.
  • crea un contatto e un rapporto di fiducia con il pubblico e, con il tempo, lo accompagna all’acquisto e lo fidelizza. In altre parole, il blog è un’ottima forma promozionale per migliorare il valore percepito.

Il blog ha anche un grande merito, ed è quello di esercitare una influenza più discreta sui clienti potenziali, attirandoli a sé invece del contrario. I clienti potenziali non vengono pressati con azioni commerciali aggressive che possono provocarne la fuga, ma sono loro a contattare l’azienda quando hanno sviluppato fiducia sufficiente e sono pronti all’acquisto.

Infine, è sempre bene ricordare che il blog è di tua proprietà e quindi è controllato completamente da te, al contrario dei profili social.

► Leggi anche: L’impresa online: Sito web o profilo social? Come scegliere

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Il blog è utile a tutte le aziende? secondo noi NO, non è per tutti.

Diciamo subito che in alcuni settori il blog è più che necessario, è uno strumento fondamentale in tutti i settori che richiedono un alto tasso di fiducia per facilitare gli acqusti. Per esempio:

  • Le aziende che vendono prodotti o servizi costosi o ad alto rischio
  • Le aziende o i professionisti che operano in settori popolati da imbroglioni e ciarlatani

D’altra parte il blog richiede la produzione di molti contenuti e pertanto è da considerare un investimento a lungo termine che richiede tempo e costanza prima di dare risultati. In alcuni settori questo investimento non è necessario.

Se il tuo prodotto si acquista semplicemente perché piace, se basta una bella foto per coglierne il valore, se non devi puntare sull’autorevolezza o sulla fiducia, allora puoi evitare di avere un blog e utilizzare forme di promozione più attive e dal ritorno più immediato, come la pubblicità a pagamento.

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Funzioni avanzate

Naturalmente il sito web non si esaurisce con le pagine di prodotto e le pagine di supporto, nemmeno con il blog. E’ possibile (e spesso opportuno) aggiungere funzionalità speciali che rendono il sito ancora più utile:

  • la prenotazione giornaliera delle camere per un sito di un hotel o B&B, o anche di un coworking
  • la gestione degli appuntamenti per uno studio legale, un centro estetico o anche una consulenza one-to-one
  • uno spazio di archiviazione per documenti da condividere con utenti registrati
  • Una gestione di membership per offrire l’accesso privilegiato ad alcuni servizi o documenti ai soli iscritti

solo per citare alcuni esempi.

L’efficacia globale di un sito dipende spesso da queste funzioni avanzate. Alcune di queste richiedono di integrare componenti aggiuntivi che arricchiscono il sito ma possono anche appesantirlo. Progettando a tavolino tutte le pagine e le funzioni aggiuntive per il sito sarà possibile valutare, in seguito, i componenti aggiuntivi necessari e le relative esigenze hardware, selezionando quindi il sistema software e l’hosting di potenza commisurata alle tue esigenze.

Le pagine legali

In aggiunta a tutte le pagine, funzionalità e informazioni derivanti dai tuoi obiettivi di business, un sito web deve comprendere alcune informazioni o pagine derivanti da esigenze legali e fiscali.

Per esigenze fiscali, ogni sito web che appartiene ad un’azienda deve esporre in modo chiaro i dati identificativi dell’azienda o dell’entità proprietaria.

Per esigenze legali, il sito deve includere pagine specifiche che informano i lettori su come il titolare tratta i loro dati personali: la Privacy Policy (Politica della privacy) e della Cookie Policy (Politica dei Cookie).

Più avanti andremo nel dettaglio di cosa inserire in queste pagine, qui ci limitiamo a dirti che sono obbligatorie e devono essere raggiungibili da qualsiasi pagina del sito web.

Bene, per la progettazione dei contenuti è tutto. Speriamo che questa guida ti sia utile nello studio dei contenuti per il tuo sito web. Ti aspettiamo nelle prossime puntate.

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Approfondimenti

R. Scandellari: Il blog è sempre più efficace e insostituibile

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