Quanto è importante scegliere un nome brand efficace per il proprio sito, per un prodotto, per la propria azienda? Più di quanto pensi.
Quando ti presenti a qualcuno di persona, il nome è la prima cosa che dici. Su quel nome, sulla tua voce che lo ha pronunciato, sul tuo aspetto e comportamento, il tuo interlocutore costruisce la prima impressione, sia nella vita privata che in quella lavorativa.
La stessa cosa avviene per un’azienda: il suo nome, i colori che utilizza, il suo tono di voce, il ritmo delle narrazioni, gli slogan, gli hashtag, il modo di interagire sui social, crea un mix di percezioni che provoca emozioni ben precise nelle persone e ha il potenziale per farsi notare e ricordare nel tempo. Questo è un brand. E tutto questo comincia dal nome!
Ecco perché ci piacerebbe che tutti gli imprenditori e i professionisti presentassero il loro business con un nome brand scelto bene.
In Italia però molte aziende hanno nomi un po’ banali e poco orecchiabili, fatti di sigle o di contrazioni dei nomi dei soci. Se ti presenti ad un cliente potenziale con un nome facile da confondere hai già uno svantaggio rispetto ad altri concorrenti.
La presenza online inizia dal nome del brand
Come scriviamo nell’articolo Sito web, scegliere hosting e dominio, il problema della riconoscibilità viene poi a galla quando il nome che hai scelto per la tua azienda deve diventare il dominio per la posta elettronica o per il sito: con un nome poco distintivo è più probabile che il dominio che cerchi sia già stato preso da un’altra azienda, e con tante aziende dal nome simile ad affollare la SERP di Google ti ritrovi già molti concorrenti.
Un nome brand, per essere efficace, deve essere innanzitutto distintivo e riconoscibile con facilità, per questo va progettato con attenzione. Se non fai ricerche sufficienti, puoi decidere di chiamare la tua azienda con un nome che somiglia troppo ad un marchio registrato. Al problema della riconoscibilità si aggiungono quindi i grattacapi legali, con un impatto economico potenzialmente importante.
Se la tua azienda ha già un nome, e se questo non è sufficientemente distintivo, allora la strada da percorrere è quella di creare un nuovo nome brand e registrarlo subito come dominio per la tua mail aziendale e per il tuo sito web.
Come puoi sapere se il tuo nome brand è efficace? Abbiamo messo sul piatto l’esperienza accumulata negli anni registrando i domini più disparati per i clienti e abbiamo raccolto diverse risorse in rete (una bella risorsa te la mettiamo negli approfondimenti), e da questo abbiamo ricavato 8 requisiti fondamentali che definiscono un buon nome brand.
Nome brand e nome sito: le 8 regole d’oro
1. È facile da pronunciare, ascoltare e ricordare
- preferisci un nome breve
- usa parole di fantasia che richiamano parole vere pertinenti con il tuo business
- combina pure due o più parole in un unico nome, a patto che sia facile da pronunciare
- evita trattini, punteggiatura o qualsiasi cosa che interrompe la lettura
- fai la prova difficoltà: scrivi i nomi che hai pensato su un foglio di carta e falli leggere a 10 persone: il nome giusto sarà letto e pronunciato facilmente da tutti.
2. È privo di riferimenti o somiglianze ad altri brand
- non deve somigliare a nessun altro brand
- non richiama alla mente altri nomi di aziende o prodotti
3. Non viola nessun marchio, brevetto o copyright
- fai una ricerca online nel database dell’Ufficio Marchi e Brevetti e assicurati che il tuo nome non sia già un marchio registrato.
4. È in tema con la tua offerta – e solo con quella
- Il tuo nome brand può essere associato mentalmente al tuo prodotto, oppure può essere un nome astratto, ma non deve MAI essere associabile a un prodotto diverso dal tuo
- Esempio banale: se produci scarpiere, meglio non usare un nome brand come Volavola, perchè il nome farebbe scattare l’associazione mentale con il tema del volo e non con le scarpe.
5. È un dominio disponibile sia con estensione .com che .it
- anche se oggi è possibile registrare domini di tutti i tipi (.info, .cloud, .tv per fare solo alcuni esempi), nella mente di moltissimi italiani le estensioni “che contano” sono sempre .com o .it.
- se il nome a dominio è già occupato nei primi livelli più diffusi, il tuo brand ha già concorrenti da battere su Google.
- per promuovere efficacemente il tuo sito devi trovare il nome libero anche su Facebook, Twitter, LinkedIn…
- usa il Web Archive per controllare se il dominio prescelto è stato usato in passato per contenuti che potrebbero ledere la tua reputazione
6. Il dominio non è basato su una parola chiave
- i siti con il nome basato su parole chiave creano diffidenza nella mente delle persone
- i nomi basati su parole chiave non hanno grandi probabilità di diventare memorabili
- spesso sono già acquistati da accaparratori di vario genere, per venderli a caro prezzo
7. Ha efficacia linguistica
Il nome brand che scegli deve essere sempre associato a emozioni positive, anche in una lingua straniera. Questo punto è valido sia per chi vuole espandersi nei mercati esteri, sia chi vuole attirare un pubblico che parla un dialetto locale particolare. Negli approfondimenti trovi qualche cattivo esempio da non copiare assolutamente!
8. Non genera risultati su Google
Metti pure questo punto in cima alla lista dei controlli. Se cercando su Google il tuo nome non genera risultati, sei già sulla buona strada:
- hai maggiori probabilità che non vi sia un marchio registrato
- è più probabile che anche il dominio .com / .it e i nomi dei profili social siano liberi
- puoi monitorare la crescita della tua popolarità attivando i servizi di alert come Google Alert.
Approfondimenti
Presentazione: Naming, tra Marketing e Creatività (Fonte: Slideshare)